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Serie A

Sarri: "De Laurentiis? Il problema non esiste"


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L’allenatore del Napoli Maurizio Sarri ai microfoni di Premium Sport analizza la vittoria contro il Chievo: “Senza Higuain la squadra segna di più? Abbiamo affrontato Genoa e Chievo che sono in salute e abbiamo fatto due discrete gare. Abbiamo ancora dei cali di tensione e facciamo degli errori di pigrizia e superficialità: questi sono dettagli dove possiamo migliorare . Abbiamo molti giovani, fino a questo momento ho utilizzato 18 giocatori e dopo la sosta spero di usarne altri. I nuovi devono ancora lavorare per ambientarsi. Giaccherini è quello più vicino a essere utilizzato. Rog, Maksimovic e Diawara sono arrivati a fine mercato, hanno lavorato poco in estate ma spero di utilizzarli il prima possibile. Entrare nella nostra squadra non è semplicissimo, per chi è abituato a giocare in maniera diversa. Serve pazienza. Per quanto riguarda la squadra stiamo facendo cose diverse rispetto all’anno scorso e qualche giocatore ne sta traendo vantaggio". 


Il comunicato del presidente diverso dal mio pensiero? Avevo la sensazione che il presidente non avesse mai parlato di un Napoli competitivo per lo Scudetto e infatti non l’ha mai fatto. Ha sempre parlato di un sogno, di una squadra giovane e competitiva che deve puntare all’Europa. Non ha mai detto altro quindi la differenza di vedute non è così ampia come è stato detto. Io non ho mai detto che la società deve attaccare gli arbitri, ho solo detto che sugli errori arbitrali di grande entità preferirei che ne parlasse la società. Ma è venuto fuori un problema che non esiste. Nove vittorie consecutive in casa come nel 1990? E’ un dato che ci fa piacere perché vincere in questo stadio è sempre bello vista la festa che fanno sempre i nostri tifosi. Non dobbiamo però cullarci su questo, l’importante è che la squadra abbia fatto bene in queste gare e che, a livello di prestazioni, possa ancora migliorare. Abbiamo molti giovani che se crescono di mentalità possono farci migliorare. Il cambio Gabbiadini-Milik? Ho messo Milik perché ci eravamo un po’ abbassati e lui poteva far salire il baricentro. Gabbiadini l’ho schierato dal primo minuto con la speranza che trovasse il gol perché ne aveva molto bisogno".

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