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Champions League, Sassari e Avellino ko


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Un mercoledì da dimenticare per le italiane in Champions League: arriva una doppia sconfitta, pesante, per Sassari ed Avellino: i sardi crollano ad Istanbul, mentre gli irpini vanno ko in casa contro il Mornar.


Dura solo un quarto la gara di una Sassari troppo molle in difesa e a rimbalzo, surclassata in ogni aspetto del gioco dal Besiktas, che si impone con merito 100-70. Ci sono 18 punti con 6 assist e 5 rimbalzi per un Roll decisivo, Stimac ne mette 11 con 7 rimbalzi, ma tutti portano il proprio mattoncino. In una gara fantasma per la Dinamo, vanno salvati i 16 di Lawal, poco incisivo a rimbalzo, e gli 11 con un solo errore dal campo di Sacchetti. Da segnalare i 4 punti di Monaldi, messo in campo nel finale.  Inizio di gara molto equilibrato, Clark e Bell si rispondono puntualmente, Sacchetti sugli scarichi è sempre pronto ad imbucarla dalla lunga distanza, ma quando in gara entrano Thompson con la tripla e Stimac poi, con la sua duttilità tattica, il Besiktas mette la freccia. Sotto due volte di 5 punti, è Johnson-Odom a scuotere i suoi, lanciando il break chiuso da Savanovic che permette ai sardi di chiudere col naso avanti il primo quarto sul 16-17.  Sassari si disunisce in attacco e fa ancor peggio in difesa, beccando le triple di Sanli e Roll in faccio per un 6-0 pesante in apertura di secondo periodo.
È l’intensità di Lawal provare a tirare la carretta, ma è proprio a rimbalzo che la Dinamo paga dazio. Il Besiktas abusa di secondi possessi, Roll e Sipahi segnano con continuità, Weems si iscrive alla festa ed arriva un break che scava un solco importante tra le compagini (32-21). Serve tutto il cuore di Lydeka per provare a mettere i biancoblu di nuovo in carreggiata, ma Sanli prima e Thompson (con tre liberi per un fallo astutamente preso sulla sirena) scrivono 44-30 all’intervallo. Nella riprese le cose vanno anche peggio se possibile, con un crescendo della squadra turca che mette da subito in ghiaccio la partita e può permettersi di gestire fino alla fine, ritoccando di tanto in tanto il massimo vantaggio. Finisce con tanto garbage time con il +30 dei padroni di casa.


Senza mai ritmo, con Ragland e Randolph assenti, con troppi errori dal campo e specie da tre, Avellino getta un’enorme opportunità di passare il turno con ampio margine e con un buon piazzamento, perdendo contro il Mornar Bar, squadra montenegrina venuta in Irpinia con tanta voglia, solidità e cose semplici ma fatte bene. Decide il match Tatum, chirurgico quando serve con 17 punti 6 rimbalzi e altrettanti assist. Importanti però anche Pavic e Bakic, mentre non basta la gara generosa di Thomas, forse il migliore dei suoi. Finisce 53-60. Partita equilibrata. Mornar parte meglio, col pimpante Ellis ed un Tatum chirurgico dall’arco, ma Thomas riesce a tenere a contatto i suoi con tanta voglia, rimettendo in parità la sfida dopo anche il +5 ospite. Avellino però non ha ritmo, Pavic ne mette 5 in sequenza ed alla prima sirena siamo 13-20. La scossa arriva dalla panchina con i punti di un Severini combattivo e un Obasohan preciso dalla lunga, oltre a un Fesenko che sa farsi trovare pronto quando serve. I montenegrini vanno in rottura prolungata, la Sidigas non si sblocca dalla lunga ed il punteggio non si smuove per quasi tre minuti. Waller e Pavic con belle penetrazioni, Ellis col post basso puniscono i lupi troppo testardi nel cercare la soluzione dalla lunga. Obasohan inchioda una schiacciata importante dal punto di vista mentale, Thomas poi sblocca i suoi dai 6,75 per chiudere all’intervallo sul 26-28.
Stesso copione offensivo alla ripresa delle operazioni, con Sidigas sterile e Mornar cinico: tripla di Bakic, arcobaleno di Tatum e reverse di Radunovic per il +10 ospite (28-38 al 25’). Randolph, in panca per falli nel primo tempo, finalmente si fa vedere, 4 punti e 2 recuperi di fila, Leunen fa il resto e la gara si riapre. Ogni qual volta che la Sidigas trova inerzia delle magie di talento puro come quelle di Bakic prima e di Tatum poi la ricacciano indietro: al 30’ è 36-45 sul tabellone. Dopo tanti errori e tanta noia Obasohan sull’alleyop alzato da Randolph sveglia il Paladelmauro, ma Tatum e Waller scrivono un nuovo +11 per i montenegrini a 6’ dalla fine. Dopo essere sprofondata finanche a -13, le triple di Green e Leunen stappano la gara per i lupi, finchè Pavic con egual moneta non metta il canestro fondamentale per i suoi.  Randolph prova a riaprirla con un gioco da tre punti a 1’ dalla fine, ma è troppo tardi, finisce 53-60.


In collaborazione con basketissimo.com

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