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RESOCONTO DI GIORNATA

34a giornata - Una Pasqua di "resurrezione" per le milanesi

Grazie alle vittorie delle milanesi e ai successi esterni di Sassuolo e Cagliari, si riaccende la lotto per l’Europa League e la permanenza nella massima divisione.

Confortati da alcuni buoni consigli che siamo riusciti a fornirvi venerdì, analizziamo nel dettaglio la 34a giornata della Serie A 2013-2014, giocatasi interamente sabato scorso.

Iniziamo dal team di Di Francesco corsaro a Verona, sponda Chievo, grazie a una vecchia fiamma di molti fantallenatori, ossia Berardi. Il classe 1994 ha messo a referto 13 reti quest’anno (4 al solo Milan), ma non andava in gol dal 26 gennaio. Chissà se qualcuno avrà avuto la pazienza di tenerlo in rosa.

Il Cagliari si è tolto dalla zona rovente della graduatoria vincendo contro il Genoa (1-2) grazie alle reti di Sau e Ibarbo, due attaccanti che quest’anno non hanno proprio brillato (6 reti e un assist il primo, 4 e 2 il secondo).

In chiave salvezza, sebbene arrivi un po’ tardi, da registrare anche il successo del Catania contro una Sampdoria in caduta libera (2-1), sebbene Okaka segni con grande continuità e quindi sia lecito chiedersi il perché della staffetta con Maxi Lopez. Bergessio in grande spolvero (4 gol nelle ultime 7 gare), ma becca sempre cartellini gialli a profusione.

In zona EL, invece, da segnalare il successo esterno dell’Inter a Parma (0-2). Cassano non avrebbe dovuto giocare, invece è sceso in campo e si è visto parare un rigore dallo specialista Handanovic. Successo anche per i cugini rossoneri (3-0 contro il Livorno), al quinto successo consecutivo. Balotelli è alla quattordicesima marcatura stagionale, mentre Taarabt conferma che a gennaio ci avevamo visto giusto (2 centri nelle ultime 3 uscite).

Torna a sentire profumo d’Europa, dopo un lungo letargo, il Verona, trascinata da un Toni in stato di grazia (18 reti complessive, 5 nelle ultime 4 gare). Gli Scaligeri hanno superato in trasferta un’Atalanta in fase involutiva, ma con un Denis monumentale (1-2).

Del mezzo passo falso del Napoli (1-1 con l’Udinese) non è lecito sorprendersi, perché nonostante Callejon (consigliato venerdì scorso), il team di Benitez sovente alterna prestazioni maiuscole a gare veramente opache. Merita menzione Bruno Fernandez, ennesima stellina friulana (4 centri e 1 assist fino ad ora). Sembra abbia tutti i crismi del fenomeno. Segnatevi il suo nome sul taccuino per la prossima stagione.

Pari spettacolo (3 a 3) tra Lazio e Torino. Sugli scudi un Candreva che, come già segnalato in tempi non sospetti, si esalta appena sente aria di convocazione azzurra (2 reti per lui), e un Immobile che consolida la sua leadership nella classifica dei bomber (20 volte a segno).

La Juventus ha dovuto faticare più del previsto per avere la meglio su un Bologna coriaceo (1-0), ma ci ha pensato un grande botta di Pogba, giocatore che non andava in gol dalla 20esima giornata, vale a dire dal 18 gennaio.

I bianconeri vedono da vicinissimo lo scudetto, ma la Roma non molla dimostrandosi efficacissima anche in trasferta. Grazie e un bel gol di Nainggolan, i giallorossi hanno superato 1 a 0 la Fiorentina centrando il settimo successo consecutivo.

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