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RESOCONTO DI GIORNATA

Eterno Totti

Con il posticipo tra Milan e Carpi si è chiusa anche la giornata numero 34 della massima divisione. I risultati del turno infrasettimanale hanno definito ancora di più la classifica: la matematica rende tutto ancora possibile, ma scudetto e piazzamenti Champions sembrano questioni già chiusi. Difficilmente assisteremo a ulteriori stravolgimenti nel corso delle prossime quattro giornate. Solo la lotta per non retrocedere offre ancora spunti interessanti, con il Carpi che sembra avere una marcia in più rispetto a Frosinone e Palermo. Prima di tuffarci nella 35a giornata, che prenderà il via domani con la gara tra Inter e Udinese, osserviamo i giocatori top e flop di questo turno appena andato in archivio.  
 

Top di giornata

Totti (Roma) – a 39 anni suonati e in una manciata di minuti mette a referto la doppietta che permette alla Roma di battere in volata il Torino, consegnando ai giallorossi il terzo posto, sebbene manchi ancora la certezza aritmetica. Eterno.

Mertens (Napoli) – si è fatto trovare pronto, anzi prontissimo, in una delle poche occasioni concessagli da Sarri. Sontuosa tripletta per il belga, apparso un po’ opaco nel resto dell’annata. Agli Europei sarà un avversario temibilissimo. Furetto.

Viviano (Sampdoria) – para un rigore a Berardi ed erige un muro indistruttibile contro i neroverdi. Il portiere doriano è stato il vero protagonista del match, regalando a Montella un punto oltremodo prezioso. Salvifico.

Pellissier (Chievo) – non vogliamo azzardare paragoni, ma l’orgoglio della Valle d’Aosta ha segnato più gol in Serie A di un certo Marco Van Basten. Contro un Frosinone stranamente arrendevole, Pellissier ha messo a referto una doppietta guidando un Chievo in grande spolvero. Eroe.

Dybala (Juventus) – con la doppietta messa a referto contro la Lazio sale a quota 16 gol (+8 assist). A soli 22 anni si sta dimostrando un top player di razza. Campione vero.

 
Flop di giornata

Ajeti (Frosinone) – lascia i suoi in 10 dopo 17 minuti: da quel momento i ciociari sono scomparsi e ora sembrano destinati a retrocedere. Entrata assolutamente sconsiderata per un giocatore che non sta dimostrando di essere all’altezza della massima divisione. Sconsiderato.

Mirante (Bologna) – difficile trovare un solo colpevole nella debacle dei felsinei. Scegliamo l’estremo difensore perché in genere si era sempre ben comportato contro il Napoli. Lo scorso anno, con un Parma ormai sprofondato, annullò da solo le propulsioni offensive dei partenopei, solo per fare un esempio. Colabrodo.

Berardi (Sassuolo) – non è la sua annata, specie dagli 11 metri, dove il giovane talento neroverde quest’anno è risultato estremamente impreciso. Il suo nome è accostato a tante big, ma deve ancora migliorare molto, specie sotto il profilo caratteriale. Approssimativo.

Alonso (Fiorentina) – assolutamente impalpabile nella gara contro l’Udinese. Un peccato, perché il laterale spagnolo si sta spegnendo lentamente dopo un inizio di stagione sfolgorante. Stanco.   

Bacca (Milan) – dispiace metterlo in questa nefasta graduatoria, specie perché se giocasse in un’altra squadra contenderebbe a Higuain lo scettro di re dei cannonieri, ma quando non segna è veramente un oggetto non identificato in campo. UFO.

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