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DENTRO IL CALCIO

Bizzarri, spazio ai giovani...oppure no?

Oscurati dall’ importanza dei gol dei loro colleghi attaccanti e centrocampisti, spesso si dimentica il ruolo fondamentale del portiere in una squadra.

Albano Bizzarri è uno degli estremi difensori che all’asta non hanno riscosso particolare successo tra i fantallenatori. A 38 anni infatti, è il portiere titolare più “anziano” in Serie A, e non pochi hanno fatto fatica a fidarsi di lui, ma a guardare bene le statistiche ci si accorge che ha ben poco da invidiare ai suoi colleghi.

6,26: questa è la sua media voto. Aggiungendo i vari bonus (2 rigori parati) e malus e sottraendo i 40 gol subiti, ci balza all’occhio una buona fantamedia di 5,2. E considerando che non gioca nella Juventus ma in una squadra “provinciale” come il Chievo, i suoi dati ci sembrano ancora più significativi.

La sua carriera inizia in patria nel Racing Avellaneda, dove gioca dal 1995 al 1998. Da lì, il suo successivo passaggio al Real Madrid (si, avete capito bene) dove però collezionerà solo 7 presenze, scalzato presto da un fenomeno come Casillas, ma togliendosi lo sfizio di vincere una Champions League con 5 partite da titolare.

Il suo arrivo in Italia avviene nel 2007 ed è il Catania ad acquistarlo, ma il primo anno lo passa da riserva, collezionando solo poche presenze. Nel secondo anno in terra siciliana, sotto la guida di Zenga, Bizzarri diventa titolare e dimostra il suo valore con una stagione davvero positiva, conclusa con un’ottima media voto di 6,28 , inferiore solo a quella dei suoi illustri colleghi Julio Cesar, Abbiati e Frey.

Dopo le annate alla Lazio e al Genoa, arriva al Chievo per essere la riserva del titolare, ma dopo un pò la storia si ripete. Nel campionato scorso infatti, complice l’arrivo del suo estimatore ed ex allenatore Maran, Bizzarri prima “ruba” il posto al suo giovane collega Bardi e ben presto, con delle prestazioni davvero importanti, convince anche i suoi detrattori più accaniti.

Quest'anno si trova ancora a pieno merito tra i migliori del suo reparto e se il Chievo si è salvato con molto anticipo lo deve in parte anche alle sue parate,spesso decisive.
E a questo punto, è vero che anche nel calcio bisognerebbe dare spazio ai giovani, ma magari qualche “anziano” in squadra ogni tanto conviene confermarlo, no?

Manuel Massaro
Fanta.Soccer



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