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RESOCONTO DI GIORNATA

Mbakogu condanna il Carpi alla B?

Eccezion fatta per il Frosinone, matematicamente retrocesso in Serie B, ma omaggiato dagli applausi dei suoi supporters per l’impegno profuso, sarà la prossima giornata, l’ultima dell’annata 2015/2016, a decretare in maniera definitiva chi otterrà il secondo posto tra Napoli e Roma, chi si prenderà l’Europa League tra Sassuolo e Milan e, infine, chi retrocederà tra Palermo e Carpi. Sono questi i verdetti che mancano per mandare in archivio questo campionato che ha visto trionfare, per il quinto anno consecutivo, la Juventus. Ecco quali giocatori, a nostro giudizio, meritano un plauso al termine della 37a giornata e quali, invece, devono stare “dietro la lavagna”.


Top di giornata

Toni (Verona) – chiude la sua carriera calciando il rigore con un “cucchiaio” con il quale beffa Neto. Sesto gol stagionale in un’annata sfortunata per il numero 9 degli scaligeri, ma a 38 anni sarebbe stato difficile chiedergli di più. Applausi.

Suso (Genoa) – ennesimo giocatore esploso lontano dal Milan. Il giovane spagnolo ha grande classe e lo ha dimostrato pienamente nel Derby della Lanterna, durante il quale ha messo a segno una doppietta. Per lui 6 reti in questa stagione, più un assist, giocando solamente 19 match. Talento.

Nainggolan (Roma) – è l’oggetto del desiderio di mezza Europa, specie da quando Spalletti gli ha consegnato le chiavi del centrocampo. Adesso, oltre a recuperare una mole impressionante di palloni, segna anche gol a grappoli. Forza della natura.

Perisic (Inter) – è diventato piano piano un elemento fondamentale dei nerazzurri. Match winner contro l’Empoli, il croato ha messo a referto sette centri e sei assist. In area di rigore è un vero falco. Rapace.

Higuain (Napoli) – non possiamo non inserirlo in questa graduatoria, nella quale finisce con incredibile frequenza. El Pipita, contro il Torino, ha messo a referto il gol numero 33 (su 34 presenze). In Serie A ha fatto meglio solo Nordahl negli anni Cinquanta, ma era un altro calcio. Fuoriclasse autentico.

 
Flop di giornata

Mbakogu (Carpi) – il nigeriano combatte e non si arrende mai, ma i due errori consecutivi dal dischetto lo condannano in questa infausta graduatoria. Domenica sera sapremo se questi due penalty non realizzati saranno stati decisivi per la retrocessione dei biancorossi. Errante.

Alex Sandro (Juventus) – la Juventus contro il Verona non ha giocato al meglio delle sue capacità. La pancia è piena e ormai i bianconeri attendono solo la finale di Coppa Italia. Il brasiliano, in questo scenario, si dimostra però eccessivamente distratto. Causa il rigore che manda in gol Toni e si fa anche espellere, sebbene a gara quasi conclusa. Svogliato.

Cassano (Sampdoria) – assolutamente impalpabile contro il Genoa. In una gara che può valere una stagione, la sua fantasia sarebbe stata utilissima per il team allenato da Montella. Fantasma (o quasi).

Diawara (Bologna) – è un bel giocatore, molto grintoso e potente, ma contro il Milan ha letteralmente perso la testa, prendendo due cartellini gialli in 12 minuti e lasciando i suoi in 10 per buona parte della partita. Sciagurato.

Kalinic (Fiorentina) – il Palermo si è chiuso nel suo fortino difensivo e Sorrentino è stato tra i migliori in campo, ma il croato da dicembre ha assolutamente le polveri bagnate. Forse ci sbagliavamo sul suo conto, oppure tutta la Fiorentina ha finito la “benzina”. Stanco.

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