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LeBron scatenato, Cleveland prima finalista


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Cleveland, fortissimamente Cleveland. Una prima parte di stagione difficile costata la panchina a David Blatt col 73 per cento, roba da non crederci, e poi l'esplosione nei playoff spazzando via Pistons e Hawks e il  monologo delle ultime due gare  coi Raptors al capolinea,  38 punti in casa, un distacco-record per le finali di conferences, e un +28  a Toronto costruito con un gioco veemente nel secondo e quarto tempo col ruggito di LeBron James, per la prima volta sopra i 30, e le altre due punte del tridente a dare spettacolo, 30 punti di Irving miglior assist-man (9) e Kevin Love, 20 punti  e miglior rimbalzista (12).



Per la terza volta Cleveland si qualifica in trasferta, per la prima in questa stagione  vince a Toronto dove aveva perso 4 volte, le ultime due facendosi rimontare dai Raptors arrivati al capolinea dopo 40 giorni ruggenti una gara ogni due giorni, 15 partite della massima intensità per scrivere una storia nuova, quella della prima finale dal '93 quando il Canada, il Paese dell'inventore de basket, mise il piede nella NBA  e dove in seguito hanno fatto la loro parte Enzino Esposito, il primo italiano a segnare 1 punto nella lega professionistica, Andrea Bargnani n.1 del draft 10 anni fa, Marco Belinelli e nel front office Maurizio Gherardini.



Cleveland ha usato tutte le sue armi, il tiro da 3 punti (17/31 per il 58,4%, leggermente meglio del totale dei tiri) e il contropiede (17/5), LeBron ha dominato la scena trovando il modo di mettere a tacere anche Drake con un applauso ironico e una frase che ha fatto sorridere il primo degli oltre 20 mila tifosi dei Raptors che hanno fatto parte dello spettacolo con la loro passione e  un attestato di stima per il 6 volte finalista, per il quale in 13 anni nessun'altra tifoseria  è stata capace di espimere una fedeltà così profonda alla squadra. Ancora a 3 minuti dalla fine, quando ormai con un parziale di 14/3 sotto la spinta di LeBron Cleveland ha abbassato la saracinesca (102-81), il "let’s go"  dei tifosi cercava di spronare la sua squadra  priva delle energie necessarie per portare i favoriti alla bella.



LeBron ha preso il mano la squadra. "Ho deciso di attaccare fin dall'inizio", ha sottolineato  finendo con un'energia contagiosa di un ventenne. "Questa città - ha commentato coach Lue - ha una gran voglia di vincere il titolo, abbiamo la squadra giusta col giusto talento". Cleveland ha vinto il titolo del football del 1964 battendo Baltimora, poi per 52 anni  ha incassato delusioni, dopo la prima finale persa, per le critiche del suo proprietario (Gilbert) e dei tifosi, LeBron è andato a Miami dove ha vinto due titoli tornando a scorsa stagione per concludere la sua missione he ora è più vicina, perché i Cavaliers hanno una squadra in grande spolvero e non a pezzi come nell'eroico finale dello scorso anno con i Warriors quando Matthew Della Vedova stroncato dalla fatica, dovette essere ricoverato d’urgenza in ospedale.



Dwane Casey dice che "arrivare alla prima finale è una formidabile esperienza, un passo avanti - sottolinea - per poter diventare una delle aspiranti al titolo, in questo momento i Cavaliers sono una squadra di un livello superiore".  Non si dà pace invece per l'eliminazione Kyle Lowry nella stagione che gli ha permesso di giocare la prima finale, diventare All Star ed entrare fra i quintetti ideali, un giocatore che dimostrato nell'ultima gara (35 punti) di essere nel gruppo delle grandi guardie della NBA. "Giusto non dimenticare quello e abbiamo fatto, ma sono semplicemente deluso, molto deluso".



Nelle ultime due gare oltre all'inspiegabile crollo di Luis Scola, sono mancati Joseph (2 punti) e Ross (nessun canestro) i cambi di Lowry e DeRozan. Se DeRozan come free agent sceglie i Lakers, come è possibile, la squadra ha bisogno di un attaccante di talento ma anche di maggior esperienza in panchina. Grandi progressi, però, possono venire dalla coppia dei centri Valanciunas e Biyombo. Il congolese per segnare da sotto  ha steso Kevin Love con una gomitata sotto il mento che ha lasciato senza fiato per qualche istante, un fallaccio punito con un fallo intenzionale e che ha acceso un focolaio di tensione. Jefferson ha usato la clava con Valanciunas, è intervenuto Patterson per difendere il lituano, ma tutto è finito con un doppio fallo tecnico.



Cleveland ha il vantaggio di riposare anche questo turno in attesa di conoscere la rivale, i Warriors hanno vinto gara 5 e stanotte la serie può finire a Oklahoma City.  "Non siamo finiti! Non siamo finiti!", ha gridato a pieni polmoni Stephen Curry dopo la vittoria.



"Sappiamo bene adesso cosa dobbiamo ancora fare  per andare avanti. Non c'è nessun’altra motivazione più forte di cui abbiamo bisogno, il sapere che non ci possiamo permettere anche stavolta la sconfitta". Draymond Green dopo la sconfitta di gara4 aveva  detto in conferenza stampa: "Vinceremo gara 6 per riprenderci il vantaggio del campo". Una sicurezza che non scalfisce le certezze di Oklahoma che per le agenzie delle scommesse viene preferita a Cleveland per il titolo.



PLAYOFF, FINALI CONFERENCES -  Est, G5: Toronto-CLEVELAND 87-113 (4/2; 25-31, 16-24; 33-31, 13-27; 35 K.Lowry 11/22 6/12 tl7/7 3r3a, 20 DeRozan 9/18 01 da3 tl2/2 3r 3a, 4 B.Biyombo 1/4 tl2/4 9r, 6 J.Valanciunas 3/5 8r; 33 L.James 13/22 3/6 tl4/7 11r 6a, 30 K.Irving 12/24 2/4 da3 tl4/5 4r 9a, 20 K.Love 5/11 4/8 da3 tl6/6 12r 4a 0pe)



DOMENICA: Ovest, G6 Thunder-Warriors, eventuale G7 martedì a Oakland



LA SITUAZIONE -  Semifinali. Est: CAVALIERS-Hawks 4/0 (104-93, 123-98, 121-108, 100-99), RAPTORS-Heat 4/3 (96-102 OT; 96-92 OT; 95-91; 94-87 OT; 99-91; 91-103; 116-89) . Ovest- Semifinali: WARRIORS-Portland 4/1 (118-106; 110-99; 108-120; 132-125 OT; 125-121); SPURS-Thunder 2/4 (124-92, 97-98; 100-96, 97-111; 91-95; 99-113).Finali: Est: CAVALIERS-Raptors 4/2 (115-84, 108-89; 84-99, 99-105; 116-78; 113-87). Ovest: Warriors- THUNDER 2-3 (102-108; 118-91; 105-133, 94-118; 120-111).



SKY SPORT TV - Questa la programmazione delle finali di Conferences su Sky Sort 2 HD: sabato 28 differita ore 14 3 HD e 23 2 HD; domenica 29 maggio  ore 3 G6  Oklahoma-Golden State, dfferita ore 14 e 23 2 HD; eventuale G7 Golden State-Oklahoma martedì 31 maggio ore 3, differita ore 14 1 HD.



A cura di ENRICO CAMPANA

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